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La cronaca
Arriviamo in ritardo e già la saletta bianca è gremita. Inciampo nella sciarpa a due piazze con la quale ripulisco abitualmente case, negozi e uffici di Milano, mi incuneo in piedi tra i pacchetti di Juppy e comincio a godermi lo spettacolo.
Bocca spalancata di fronte alla spiazzante delicatezza delle note, alla semplice e intonata ricercatezza vocale del cantante di questi Perturbazione, ascoltati per la prima volta dentro ad una macchina rossa giusto un mese fa, mentre vagavo con un paio di amici alla ricerca del concerto dei Marta sui Tubi. Una vita fa.
Bocca spalancata di fronte all’insolenza delle canzoni che si stabiliscono con dispetto, quasi, nell’angolo del tuo cervello predisposto al ricordo. Passa un attimo e ti ritrovi a cantare che agosto è il mese più freddo dell’anno, a desiderare quelle spalle strette che non hai mai avuto,  a chiederti dove vanno a finire i miei giorni, a schioccare le dita mentre Gigi il chitarrista dagli occhi spiritati ci sorprende con una voce ardita e Tommaso il cantante strepitosamente timido ribalta le previsioni: dicono che dal vivo non sa cantare. Cavolo, le previsioni le ribalta e le calpesta perchè il buon Tommaso sa cantare eccome, con quel timbro vocale basso e suadente che ti ci addormenteresti volentieri ogni notte, con la sua voce.  Sa cantare e non sa firmare autografi, allora sale presto in cima al cuore delle donzelle presenti, affascinate da cotanta incapacità di assumere atteggiamenti da star system.
E poi
E poi succede che torni a casa carica di dischi e di firme lasciate con la penna a spirito sulla copertina e metti i cd sul piatto e da lì non si muovono per tre giorni, perchè ti danno quello di cui hai bisogno adesso: genuinità emozionante.
La morale
Perchè alla fine, al di là del moto perpetuo e della vita da cronista, quel che mi tiene in vita è avere una stanza con poca luce , un cd come "Canzoni allo specchio" sul piatto, un libro come "Con le peggiori intenzioni" tra le mani, e accanto a me un mostro di peluche che mi ricorda il potere catartico della sorellanza.